· Città del Vaticano ·

Nel decimo anniversario del primo Incontro mondiale dei movimenti popolari
il Papa rilancia l’importanza delle “tre T”: Tierra, Techo, Trabajo

Terra, casa e lavoro
Diritti sacri

 Terra, casa e lavoro  Diritti sacri  QUO-213
20 settembre 2024

Terra, casa e lavoro sono «diritti sacri» che nessuno può e deve rubare, così come non vanno rubati i sogni degli ultimi dai quali tutte le persone dipendono: «Sì, dipendiamo tutti dai poveri, tutti noi, compresi i ricchi». Quelli per i quali forse sarebbero necessarie «più tasse». Lo dice Papa Francesco nel lungo discorso in spagnolo — la lingua madre — pronunciato stamane a palazzo San Calisto, sede del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (Dssui), alla presenza dei rappresentanti dei Movimenti Popolari, tornati a Roma in occasione del decimo anniversario del primo Incontro mondiale avvenuto in Vaticano nel 2014.

“Piantare una bandiera di fronte alla disumanizzazione” il tema dei lavori odierni aperti dal cardinale Czerny, prefetto del Dssui, e proseguiti con le testimonianze di chi vive in prima persona l’esperienza di impegno nei Movimenti Popolari. Da parte sua Francesco incoraggia gli sforzi di chi lavora per la «costruzione quotidiana della comunità» e lotta «contro le strutture di ingiustizia sociale», contro le diseguaglianze, l’accumulo di denaro talvolta «insanguinato», le violenze e il mancato rispetto dei diritti, esortando a non cadere e scadere mai in «passività» e «pessimismo» e tantomeno a lasciarsi «abbattere dal dolore».

Il servizio di Salvatore Cernuzio

Il saluto del cardinale Czerny

Dieci anni di “poesia sociale” 
di Isabella Piro

In un libro il magistero pontificio sulle tre T