
18 marzo 2025
di Giulia Galeotti
«Mi sono seduta sotto il faggio rosso e sto scrivendo in quest’ombra fresca e profumata, ogni tanto alzo gli occhi e il mio sguardo si perde sempre più in alto, nell’intrico dei rami. Ma non si vede la fine ed è delizioso non vedere del mondo altro che una massa di foglie e di rami (…). Penso che gli alberi son molto puri. (…) È il mese in cui il faggio rosso fiorisce e si mostra in tutto il suo splendore. Ora è più rosso che d’autunno. (…) Verso il sole che tramontava l’ho visto ergersi in mezzo a due alberi verdi (una magnolia e un caco, e un altro albero dall’altra parte), così che sembrava una corona di oro vecchio. C’è una tale dignità nel parco che ho l’impressione di entrare in un luogo sacro. Gli alberi si tengono così appartati, eppure hanno ...
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