Diventare grandi

18 marzo 2025
di Silvia Gusmano
Davanti alla violenza cieca senza motivo («“Perché mi picchi?” […] Jabal non sapeva cosa rispondere, e per l’imbarazzo li picchiava più forte»), un bambino e un asino fuggono da casa. Siamo nell’antica India dei principi e dei marajà, siamo nel nuovo racconto di Roberto Piumini che ne Il tamburo di Kursid (Milano, eTs—Terra Santa, 2025, pagine 95, euro 14,16) narra una fiaba che parla di musica, poesia, amore, dolore e grandi passioni.
Una fiaba che, tessendo assieme questi fili, mette in scena il celebre passo del Quoelet: «Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. (…) un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati