Sono due i “mari” pronti ad abbracciare Papa Francesco domani, 15 dicembre, ad Ajaccio: il “mare” metaforico della religiosità popolare, particolarmente viva in Corsica, e il mare reale, il Mediterraneo, crocevia di speranze — e troppo spesso gorgo mortale — per tanti migranti che cercano un futuro migliore.
Primo Pontefice a toccare il suolo corso, Francesco trascorrerà meno di dodici ore sulla nota “Isola della bellezza”. Punto focale di questo suo 47° viaggio apostolico internazionale sarà la partecipazione alla sessione conclusiva del congresso sul tema “La religiosità popolare nel Mediterraneo”, organizzato dalla Chiesa locale.
Successivamente, nella cattedrale di Santa Maria Assunta, il vescovo di Roma incontrerà sacerdoti, religiosi, consacrati, seminaristi, mentre nel primo pomeriggio presiederà la messa nel grande parco chiamato “U Casone”. Prima di ripartire alla volta dell’Italia, infine, in aeroporto, il Papa avrà un colloquio privato con il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron.
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