· Città del Vaticano ·

I lavori del Congresso
sulla religiosità popolare
nel Mediterraneo

 I lavori del  Congresso  sulla religiosità popolare  nel Mediterraneo  QUO-284
14 dicembre 2024

“Religiosità popolare nel Mediterraneo” è il titolo del congresso che ha luogo al Palais des Congrès et des Expositions d’Ajaccio oggi, 14 dicembre, e domani, quando Papa Francesco vi prenderà parte durante la sessione conclusiva.

Promosso dalla diocesi di Ajaccio, l’appuntamento riunisce specialisti e membri della Chiesa per discutere sui temi della pietà popolare e della spiritualità nel Mediterraneo, dove la vita della società è tradizionalmente scandita da feste religiose, processioni e pellegrinaggi.

Ad aprire i lavori, stamane, è stato il vescovo di Nîmes, Nicolas Brouwet, con una relazione sull’evangelizzazione attraverso le tradizioni popolari; a seguire, Anghjulina Antonetti dell’Università della Corsica è intervenuta sul rapporto tra religiosità popolare e laicità nell’isola, e monsignor Roberto Carboni, arcivescovo di Oristano, si è soffermato sulla pietà popolare in Sardegna.

Nel pomeriggio, le riflessioni di Jean Charles Adami della confraternita di Bastia sul perché unirsi a una confraternita, e di monsignor Juan Miguel Ferrer Grenesche, del clero della diocesi di Toledo, sulle processioni e la fede popolare in Spagna; ancora, i contributi di Serena Talamoni dell’Università della Corsica sul “sacro” dentro lo spazio politico corso e di monsignor Calogero Peri, vescovo di Caltagirone, sulla pietà popolare in Sicilia.

Nella mattina di domani, 15 dicembre, Papa Francesco pronuncerà il suo discorso — il primo del viaggio — nell’Auditorium “Pascal Paoli” del Palazzo, davanti a circa 400 persone.