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Il Nord Africa ferito

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12 settembre 2023

Una nuova tragedia sconvolge il Nord Africa, a pochi giorni dal devastante terremoto nell’ovest del Marocco che ha causato oltre 2.800 vittime in quello che è un bilancio purtroppo ancora provvisorio. L’est della Libia è stato “spazzato” dalla tempesta Daniel con un carico di distruzione in grado di provocare almeno 2.300 vittime accertate. Ancora più alto il numero dei dispersi: circa 10.000, secondo il capo delegazione per la Libia della Federazione internazionale delle società di Croce rossa e Mezzaluna rossa (Icfr), Tamer Ramadan.

«Sua Santità Papa Francesco è stato profondamente rattristato nell’apprendere dell’immensa perdita di vite e distruzione causata dalle alluvioni nella parte orientale della Libia, e invia l’assicurazione delle sue preghiere per le anime dei defunti e per coloro che piangono la loro morte», si legge in un telegramma del Santo Padre a firma del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin. «Sua Santità — prosegue il telegramma — esprime anche vicinanza spirituale ai feriti, a coloro che temono per i propri cari scomparsi e al personale delle emergenze che fornisce soccorso e assistenza».

Particolarmente colpita dalle alluvioni in Libia è stata l’area di Derna, città costiera di circa 100.000 abitanti nell’est del Paese, dove sono crollate due dighe da cui sono fuoriusciti 33 milioni di metri cubi di acqua. La situazione è catastrofica e, secondo le autorità locali, il 25 per cento della città di Derna è completamente scomparso.

Il ciclone Daniel si dirige ora verso l’Egitto, mentre è l’intero Nord Africa a essere sconvolto da questi due fenomeni di proporzioni record, sia per il caso del terribile sisma in Marocco che per quanto riguarda le improvvise inondazioni in Libia.


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