Dalla Madre

di Tiziana Campisi
Per la sua prima uscita da Roma Leone XIV ha scelto un luogo caro all’ordine di sant’Agostino di cui fa parte: il santuario della Madre del Buon Consiglio a Genazzano. Il Pontefice vi si è recato nel pomeriggio di sabato 10 maggio intorno alle 16, per una visita in forma privata.
Sin dal Duecento retto dai religiosi agostiniani, presenti nella cittadina a 60 chilometri dall’Urbe, il santuario custodisce un’antica immagine della Vergine, proveniente da Scutari, in Albania, cara all’ordine e alla memoria di Leone XIII, Pontefice nativo della vicina Carpineto Romano, che a motivo della “Questione romana” non riuscì a visitare il luogo di culto, ma che nel 1903 lo elevò a basilica minore.
Nel corso degli anni, altri Pontefici si sono recati invece dalla Madre del Buon Consiglio e sabato è stata la volta di Papa Prevost, che da cardinale, il 25 aprile 2024, aveva celebrato nel santuario la messa in occasione della Festa della “Venuta” della Madre del Buon Consiglio.
Nella sua omelia, l’allora porporato aveva testimoniato la propria devozione alla Vergine, esortando i fedeli a ispirarsi a Maria per diffondere la pace e la riconciliazione nel mondo.
A Genazzano sabato scorso Leone XIV è giunto a bordo di un minivan nero, seduto sul sedile anteriore destro, ed è stato accolto da una folla festante. Centinaia di persone infatti si erano radunate nella piazza antistante il santuario mariano o affacciate da finestre e balconi. In molte hanno acclamato il Pontefice, scandendo il suo nome, «Leone! Leone!» e le stradine circostanti si sono via via riempite di gente.
Entrato in chiesa, dove ha salutato i confratelli agostiniani che lo hanno accolto, il Pontefice ha sostato in preghiera prima davanti all’altare e poi di fronte all’immagine della Vergine, deponendo davanti ad essa un fascio di rose bianche. Al santuario, Leone XIV ha anche lasciato in dono un calice e una patena. Quindi, con i presenti ha recitato la preghiera di san Giovanni Paolo II alla Madre del Buon Consiglio.
Al termine, dopo l’Ave Maria e il canto del Salve Regina, il Papa ha rivolto un saluto particolare ai confratelli agostiniani presenti e poi al popolo di Genazzano riunito all’esterno del santuario: «Ho voluto tanto venire qui — ha detto — in questi primi giorni del nuovo ministero che la Chiesa mi ha consegnato, per portare avanti questa missione come Successore di Pietro».
E ricordando la visita compiuta dopo l’elezione a Priore generale dell’ordine di Sant’Agostino, avvenuta nel settembre 2001, e la scelta di «offrire la vita alla Chiesa», Leone XIV ha ribadito la propria «fiducia nella Madre del Buon Consiglio», compagna di «luce, saggezza», con le parole rivolte da Maria ai servitori nel giorno delle Nozze di Cana, riferite nel Vangelo di Giovanni: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Insieme alla comunità agostiniana di Genazzano, il Pontefice ha poi raggiunto una sala interna del Santuario per un incontro privato, durante il quale i religiosi gli hanno donato un quadro di Papa Pecci, figura assai cara all’ordine religioso.
Al termine, il Pontefice si è affacciato dal portale della basilica — insieme con i religiosi della comunità e con il vescovo Mauro Parmeggiani, ordinario di Tivoli e di Palestrina — e, salutando i presenti, ha ripetuto due volte «Buonasera!». Quindi ha rivolto loro alcune parole, esprimendo la gioia di essere potuto venire a pregare la Madre del Buon Consiglio. Ha ricordato la grande devozione «che da molti anni» ha nel cuore e di essere stato a Genazzano diverse volte, da «quasi cinquant’anni».
La presenza della Madonna, ha aggiunto, è «un dono così grande» per il popolo della cittadina laziale, da cui deriva anche una grande responsabilità: «Come la Madre mai abbandona i suoi figli, voi dovete essere anche fedeli alla Madre», ha raccomandato Leone XIV, salutando in particolare i ragazzi, e i giovani di cuore — «Lo siamo tutti, è vero?» ha domandato — e ha evocato lo spirito di entusiasmo con cui seguire Gesù, secondo l’esempio di Maria.
Un fedele originario di Piura, in Perú, lo ha salutato a voce alta, e il Pontefice ha risposto: «Bene, bene, i peruviani miei fratelli!».
Infine, prima di lasciare il santuario, ha benedetto tutti i presenti.
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