· Città del Vaticano ·

Nella basilica Vaticana la messa di Francesco per la Domenica della Parola di Dio - Giubileo del mondo della comunicazione

Il male ha i giorni contati Guerre, ingiustizie, dolore
e morte non prevarranno

 Il male ha i giorni contati  Guerre, ingiustizie, dolore e morte non prevarranno   QUO-021
27 gennaio 2025

All’Angelus la preghiera per la riconciliazione in Sudan, Sud Sudan e Colombia 


«Il male ha i giorni contati» e guerre, ingiustizie, dolore e morte «non avranno l’ultima parola» sul mondo e sulla storia. Perché a prevalere è la Parola, quella «viva e certa che mai delude». Lo ha sottolineato il Papa nella messa celebrata nella basilica Vaticana ieri mattina, in occasione della terza domenica del Tempo ordinario, dedicata alla Parola di Dio. Giunta alla vi edizione, quest’anno ha avuto per motto «Spero nella Tua parola» (Sal 119, 74). Nell’Anno Santo della speranza, inoltre, la messa è coincisa con il Giubileo del mondo della comunicazione, iniziato venerdì 24. Nel corso del rito il vescovo di Roma ha conferito il ministero del Lettorato a quaranta fedeli laici — 23 donne e 17 uomini — provenienti da undici diversi Paesi del mondo.

Successivamente, affacciatosi a mezzogiorno dalla finestra del suo Studio privato del Palazzo apostolico, il Pontefice ha guidato la preghiera mariana dell’Angelus, invitando i fedeli presenti e quanti erano collegati attraverso i media a riconoscere che Gesù «è portatore di un annuncio di salvezza che nessun altro può darci».

Al termine, ha lanciato un appello alla riconciliazione in Sudan, Sud Sudan e Colombia. Quindi, ha ricordato la Giornata mondiale dei malati di lebbra, che ricorreva ieri, e ha rivolto un saluto ai ragazzi dell’Azione Cattolica di Roma che hanno animato la “Carovana della Pace”. Due tra loro si sono affacciati alla finestra insieme al Papa e hanno letto un messaggio di pace.


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