· Città del Vaticano ·

All’udienza generale il Pontefice avvia il nuovo ciclo di catechesi
che accompagnerà i fedeli nel corso dell’Anno Santo

«Gesù Cristo
nostra speranza»

 «Gesù Cristo nostra speranza»  QUO-287
18 dicembre 2024

«Gesù Cristo nostra speranza»: è fortemente legato a quello del Giubileo 2025 che sta per iniziare il tema scelto da Papa Francesco per il nuovo ciclo di catechesi, inaugurato stamane all’udienza generale nell’Aula Paolo vi . Spiegando ai fedeli presenti e a quanti lo seguivano attraverso i media come queste riflessioni si svolgeranno «lungo tutto» l’Anno Santo, il Pontefice ha rimarcato che è il Figlio di Dio, «la meta del nostro pellegrinaggio, e Lui stesso è la via, il cammino da percorrere».

Il vescovo di Roma ha quindi reso noto che «la prima parte tratterà l’infanzia di Gesù», così come «viene narrata dagli Evangelisti Matteo e Luca» e soffermandosi in particolare oggi sulla genealogia del Salvatore, ha ricordato il ruolo di quattro figure femminili bibliche — Tamar, Racab, Rut e Betsabea — e soprattutto quello di Maria di Nazaret. Ella, ha detto in proposito, «segna un nuovo inizio, perché nella sua vicenda non è più la creatura umana protagonista della generazione, ma Dio stesso».

Successivamente Francesco ha salutato i gruppi intervenuti rilanciando il proprio appello di pace per i popoli che soffrono a causa della guerra — in particolare in Palestina, Israele, Ucraina, Myanmar — e ha ricordato il viaggio in Corsica di domenica scorsa con l’espressione di gratitudine per la calorosa accoglienza ricevuta, accompagnata dalla rinnovata vicinanza assicurata a tutti gli abitanti dell’arcipelago di Mayotte, devastato da un ciclone.

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