In Libano
E chiede di pregare per la visita in Lussemburgo e Belgio
Quella che sta vivendo il Libano in questi giorni è un’escalation di violenze «terribile» e «inaccettabile» che la comunità internazionale deve fermare con «ogni sforzo»: lo ha detto Papa Francesco al termine dell’udienza generale di oggi, mercoledì 25 settembre. Rivolgendosi ai fedeli presenti in piazza San Pietro e a quanti erano collegati attraverso i media, il Pontefice si è detto «addolorato» dalle notizie di «intensi bombardamenti» e ha chiesto di pregare per la pace nel “Paese dei cedri”, non dimenticando «tutti i popoli martoriati», soprattutto quelli di Ucraina, Myanmar, Palestina, Israele e Sudan.
Alla vigilia della partenza per il viaggio apostolico in Lussemburgo e Belgio — il 46° del pontificato — il vescovo di Roma ha inoltre chiesto di accompagnarlo con la preghiera, affinché la visita «sia l’occasione per un nuovo slancio di fede in quei Paesi».
In precedenza, riprendendo il ciclo di catechesi su «Lo Spirito e la Sposa», il Pontefice aveva approfondito il tema «Lo Spirito Santo alleato» degli uomini nella lotta contro lo spirito del male. «Il nostro mondo tecnologico e secolarizzato pullula di maghi, occultismo, spiritismo, astrologi, venditori di fatture e di amuleti, e di sette sataniche — ha detto —. Scacciato dalla porta, il diavolo è rientrato, si direbbe, dalla finestra. Scacciato dalla fede, rientra con la superstizione».