Questa mattina un tiepido sole ha pian piano preso il sopravvento sulle nubi cariche di pioggia, caduta abbondantemente nella notte su Roma, permettendo così il regolare svolgimento dell’udienza generale numero 500 del pontificato di Papa Francesco.
Sono circa sette milioni e settecentomila i pellegrini che hanno partecipato agli incontri del mercoledì, fino all’udienza di oggi, la trentesima del 2024, secondo i dati forniti dalla Prefettura della Casa Pontificia.
E come ogni mercoledì anche oggi, in piazza san Pietro, il Papa ha rilanciato lo stile e la cultura dell’incontro e dell’ascolto. L’esempio più forte, in tal senso, è stato dato dai 12 ragazzi non udenti della “Graeme Clark Young Orchestra”, venuti da Barcellona proprio per suonare davanti al Papa durante l’udienza generale che precede la Giornata mondiale del sordo che si celebra, ogni anno, l’ultima domenica di settembre.
«La sordità è una diversità invisibile, spero proprio che oggi quanto successo in piazza San Pietro non passi inosservato» ha detto la dottoressa Maria Antonia Claveria, da oltre 40 anni otorinolaringoiatra all’ospedale San Juan de Dios della città catalana.
Mentre il Papa ha compiuto il consueto giro della piazza, prima di iniziare l’udienza, i ragazzi lo hanno accompagnato sulle note di “Halleluja” di Leonard Cohen. Ma già nell’attesa dell’arrivo di Francesco, l’orchestra giovanile ha eseguito noti brani come “We are the champions” e “Guantanamera”. Alternandosi nelle esibizioni con la fanfara della Polizia del cantone Vallese, presente su invito della Guardia svizzera pontificia.
I giovani spagnoli nel 2019 hanno costituito l’orchestra grazie anche al coinvolgimento della Fondazione Gaes Solidaria, con l’obiettivo iniziale di tenere un piccolo concerto. È intitolata a Graeme Clark, pioniere dell’impianto cocleare multicanale, ideato ben 40 anni fa per stimolare il nervo acustico e permettere la percezione dei suoni.
Significativo l’incontro del Papa con quarantatré richiedenti asilo venuti dall’Africa, dal Bangladesh, dal Pakistan e dalla Colombia. Tra loro molte donne: alcune mamme con i bambini e altre incinte. Sono una rappresentanza dei migranti accolti dalla cooperativa Nova facility a Trieste e a Treviso nelle ex caserme Fernetti e Serena. Ad accompagnarli il presidente Gian Lorenzo Marinese con don Fabio Maiorana, viceparroco di Lampedusa. L’incontro con il Papa, hanno affermato, ha un valore particolare nella prospettiva della 110ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che sarà celebrata domenica prossima, 29 settembre, sul tema: «Dio cammina con il suo popolo».
Un gruppo di pellegrini cechi dell’arcidiocesi di Olomouc, guidato dall’arcivescovo Josef Nuzík, ha partecipato all’udienza generale in vista delle celebrazioni — promosse dall’ambasciata della Repubblica Ceca presso la Santa Sede congiuntamente con il Pontificio Collegio Nepomuceno — in programma a Roma sabato 28 settembre, memoria liturgica di san Venceslao, patrono della nazione europea. Sarà celebrata la messa nella basilica vaticana e, al termine, i partecipanti si recheranno davanti all’altare di san Venceslao per una preghiera per il loro popolo.
Alcuni responsabili delle sezioni per l’integrazione, per le religioni e per le minoranze della Cancelleria Federale austriaca, accompagnati dall’ambasciatore di Austria presso la Santa Sede, hanno incontrato Papa Francesco. Sono a Roma in questi giorni per incontri con i dicasteri vaticani impegnati nell’ecumenismo e nel dialogo interreligioso.
Il sindaco di Foglianise, Giovanni Mastrocinque, in rappresentanza degli “artisti della paglia” e della comunità della cittadina del beneventano — presenti circa 300 persone —, ha donato al Pontefice una riproduzione in paglia dello stemma del Giubileo 2025.
di Fabrizio Peloni