· Città del Vaticano ·

Nella seconda giornata a Timor Leste il Papa ribadisce che chi è ai margini, con Gesù
diventa protagonista della speranza

I confini
sono il centro della Chiesa

 I confini  sono il centro della Chiesa  QUO-204
10 settembre 2024

Al mattino la toccante visita a una struttura per bambini disabili e nel pomeriggio la messa con 600.000 fedeli


Timor Leste «è un Paese “ai confini del mondo”» e poiché «anch’io vengo dai confini del mondo... mi piace dire» che chi «è ai confini del mondo sta al centro del Vangelo». È questo secondo Papa Francesco il «paradosso che dobbiamo imparare», ovvero che «nel Vangelo, i confini sono il centro e una Chiesa che non è capace di andare ai confini e che si nasconde nel centro è una Chiesa molto malata». Il Pontefice parla ai vescovi, al clero, alle religiose, ai seminaristi e ai catechisti della nazione asiatica riuniti nella cattedrale di Díli, ma ha in mente l’intera comunità cattolica quando esorta a guardare «fuori», a mandare nel mondo «missionari» e a mettersi «su quei confini che sono il centro della Chiesa», perché — dice — «nel cuore di Cristo le periferie dell’esistenza sono il centro». Del resto, aggiunge, «il Vangelo è popolato da persone, figure e storie che sono ai margini, ma vengono convocate da Gesù e diventano protagoniste della speranza che Egli è venuto a portarci». Proprio come la popolazione timorese che ha vissuto una lunga storia di sofferenza ma ha anche imparato ad aprirsi agli altri. Un popolo che si identifica con la Chiesa, tanto che oggi pomeriggio alla messa celebrata dal Papa nella spianata di Taci Tolu c’erano seicentomila persone su meno di un milione e mezzo di abitanti in tutto il Paese. Francesco ha elogiato questa identità nazionale e al termine del rito, a braccio, ha sottolineato che «un popolo che insegna a sorridere ai bambini è un popolo che ha un futuro». E proprio i più piccoli erano stati protagonisti del primo appuntamento della giornata — durante la quale ce n’è stato anche uno con i gesuiti attivi a Timor Leste —: quelli disabili assistiti presso la struttura visitata al mattino, nel corso di uno dei momenti più toccanti del pellegrinaggio.

Domani è già tempo di congedarsi: dopo l’incontro con i giovani del Paese nel Centro de Convenções di Díli, Francesco partirà infatti alla volta di Singapore, ultima tappa di questo lungo ed entusiasmante viaggio.
 

Dove la sofferenza tocca il cuore e sperimenta l'amore
del nostro inviato Gaetano Vallini

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del nostro inviato Gaetano Vallini