Sguardi sul mondo

29 agosto 2023
Gli avverbi non godono di buona fama. Sono considerati ingombranti, retorici, ridondanti. Espongono al rischio della rima involontaria (come quella tra ingombranti e ridondanti, per esempio) e finiscono per esprimere meno di quello che si vorrebbe. Per cavarsela con un avverbio, gli avverbi sono sostanzialmente sconsigliati. Salvo eccezioni, la più vistosa delle quali si trova proprio all’inizio della storia della letteratura italiana. Esagerando un po’, ma forse neppure troppo, si potrebbe dire che la nostra poesia nasce da un avverbio e quell’avverbio è meravigliosamente. A rigor di filologia, la parola andrebbe scritta con un trattino in mezzo (meravigliosa—mente), così da ribadire la sua natura composita, ma è un dettaglio che in questa sede risulta abbastanza trascurabile.
Quel che ci interessa è ...
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