La capacità di provare stupore è «la misura, il termometro della nostra vita spirituale». Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia della messa presieduta ieri pomeriggio, nella basilica Vaticana, insieme con i nuovi porporati — creati nel Concistoro dello scorso sabato 27 agosto — e con gli altri membri del Collegio cardinalizio. La celebrazione è stata il momento conclusivo delle due giornate di riunione dedicate alla costituzione apostolica Praedicate Evangelium, durante le quali poco meno di 200 tra cardinali, patriarchi orientali e superiori della Segreteria di Stato hanno riflettuto e si sono confrontati su molti aspetti relativi al documento e alla vita della Chiesa. A loro il Pontefice, durante la concelebrazione eucaristica, ha rivolto l’invito a riscoprire lo stupore come «via di salvezza», che «ci libera dalla tentazione di sentirci “all’altezza”, di sentirci “eminentissimi”, di nutrire la falsa sicurezza che oggi, in realtà, è diverso, non è più come agli inizi, oggi la Chiesa è grande, la Chiesa è solida, e noi siamo posti ai gradi eminenti della sua gerarchia».
- SEZIONI
- RUBRICHE
- DONNE CHIESA MONDO
- L'OSSERVATORE DI STRADA
- ABBONAMENTI
- ARCHIVIO
31 agosto 2022
- Informazioni Utili
- Contatti
- Note Legali
- Privacy Policy
- Cookie Policy
- Link Utili
- Santa Sede
- Sala Stampa
- Vatican News
L'Osservatore Romano
00120 Città del Vaticano.
Tutti i diritti riservati
Cookie Policy
Il portale Osservatore Romano utilizza cookies tecnici o assimilati per rendere più agevole la navigazione e garantire la fruizione dei servizi ed anche cookies tecnici e di analisi di terze parti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookies.
ACCONSENTO