SANTE E BEATE. Le scelte di Francesco

I santi non sono superuomini, né sono nati perfetti. Sono persone che prima di raggiungere la gloria del cielo hanno vissuto una vita normale, con gioie e dolori, fatiche e speranze, disse Francesco nel 2013 alla sua prima Festa di Ognissanti da Pontefice. Tanto è. E vale soprattutto per le sante e le beate di questo papato.
Se c’è una “politica” della santità femminile dell’attuale Pontefice, la troviamo infatti nella piena umanità delle donne proposte per gli altari. La santità della porta accanto.
È noto che in passato beate e sante, oltre essere oggetto di devozione, sono state anche strumenti per rafforzare identità (e potere) di comunità e popolazioni. Le loro virtù sono state raffigurate attraverso immagini e simboli iconografici non casuali: molti gigli per leggervi moralità e purezza, molte rose rosse simbolo di carità che può portare al martirio; spade per indicare una vita al servizio della fede.
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