· Città del Vaticano ·

Nella seconda udienza giubilare l’invito del Pontefice
a scoprire la croce di Cristo «valore che modifica tutti i valori»

Gesù tesoro da cercare
per riaccendere la speranza

 Gesù tesoro da cercare per riaccendere la speranza   QUO-205
06 settembre 2025

«La speranza si riaccende quando scaviamo e rompiamo la crosta della realtà, andiamo al di sotto della superficie». Lo ha detto Leone XIV stamani, sabato 6 settembre, nella seconda udienza giubilare, dopo quella del 14 giugno, del suo pontificato, svoltasi in piazza San Pietro. Ai circa venticinquemila fedeli presenti e a quanti erano collegati attraverso i media, Papa Prevost ha offerto una riflessione sul tema «Sperare è scavare. Elena imperatrice», soffermandosi sulla figura della madre dell’imperatore Costantino, colei alla quale si deve il ritrovamento della Santa Croce.

Elena è «una donna che cerca. Una donna che scava — ha rimarcato il Pontefice —. Il tesoro che accende la speranza è infatti la vita di Gesù: bisogna mettersi sulle sue tracce». Di qui, l’invito rivolto a tutti affinché non ci si adagi «nelle posizioni raggiunte e nelle ricchezze, più o meno grandi, che ci danno sicurezza», pena la perdita di «quel desiderio di scavare e di inventare che rende nuovo ogni giorno».

Al contrario, ha affermato il vescovo di Roma, occorre «coltivare il proprio cuore», anche se ciò richiede fatica e rappresenta «il più grande lavoro». Ma solo così ci si potrà avvicinare «sempre di più a quel Signore che spogliò sé stesso per farsi come noi».

Dopo la catechesi, nei saluti rivolti ai pellegrini, il Papa ha espresso l’auspicio che l’Anno Santo in corso «sia fonte di ispirazione, favorendo il desiderio di essere portatori di speranza cristiana e di gioia nella Chiesa e nella società».

La catechesi

I saluti