· Città del Vaticano ·

All’Angelus domenicale in piazza della Libertà a Castel Gandolfo l’accorato appello di Leone XIV

«Si fermi subito la barbarie della guerra»

ISRAEL-PALESTINIANS/GAZA-HUNGER
21 luglio 2025

Saad Issa Kostandi Salameh, Foumia Issa Latif Ayyad, Najwa Ibrahim Latif Abu Daoud: sono i nomi delle vittime del raid militare israeliano avvenuto il 17 luglio sulla parrocchia cattolica della Sacra Famiglia in Gaza City. Nomi che Leone XIV ha scandito lentamente al termine dell’Angelus recitato ieri, domenica 20 luglio, in piazza della Libertà a Castel Gandolfo. Esprimendo «profondo dolore» per l’accaduto, con fermezza il Pontefice ha rinnovato l’appello per la pace, chiedendo ancora una volta di fermare «subito la barbarie della guerra» e di raggiungere «una risoluzione pacifica del conflitto».

All’intera comunità internazionale, il Papa ha poi domandato di «osservare il diritto umanitario», rispettando «l’obbligo di tutela dei civili» e «il divieto di punizione collettiva, di uso indiscriminato della forza e di spostamento forzato della popolazione».

In precedenza, commentando il Vangelo del giorno sull’ospitalità offerta da Marta e Maria a Gesù, il Pontefice aveva invitato, in questo «tempo estivo», a “rallentare” e a vivere il riposo «col desiderio di imparare di più l’arte dell’ospitalità», perché «è gratuito e non si può comprare ogni vero incontro» con Dio, con gli altri e con la natura. Domani, martedì 22 luglio, il Papa rientrerà in Vaticano, al termine del suo periodo di riposo estivo a Castel Gandolfo.

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