· Città del Vaticano ·

Compromessa nel Sud Globale la possibilità di finanziare la spesa pubblica per uscire dalla povertà

L’insostenibile peso
del debito

A displaced Sudanese woman forages at a camp near the town of Tawila in North Darfur on February 11, ...
11 giugno 2025

Il peso del debito è tornato a gravare in modo insostenibile sui paesi del cosiddetto Sud Globale compromettendo la possibilità di finanziare in modo adeguato la spesa pubblica per uscire dalla povertà. Si tratta di una nuova emergenza in cui il debito dei paesi a basso e medio reddito procapite inibisce di nuovo di investire su sanità ed educazione. Questi paesi finanziano la salute con il 2,9% del proprio Pil, mentre i paesi ricchi destinano il 9,2 di Pil ben più elevati. La spesa per l’istruzione è del 3,6% del Pil, contro il 4,8% dei paesi ricchi. Tutto ciò produce disuguaglianze che si autoalimentano. In questo quadro, il servizio del debito è sistematicamente aumentato negli ultimi anni, sino a produrre trasferimenti netti negativi: i paesi del Sud Globale pagano ai creditori più delle risorse che ricevono, una situazione che può affrontare un debitore in salute, non chi parte da una condizione già gravemente vulnerabile. Fra meno di un mese si svolgerà l’appuntamento più importante di quest’anno per questi temi: la Conferenza delle Nazioni Unite sul finanziamento dello sviluppo di Siviglia. La speranza è che i governi sappiano essere all’altezza, per rendere la finanza strumento di pace e non di violazione della dignità. (riccardo moro)


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