Le scuole come giardini

Ginevra, 6. «Le catastrofi naturali hanno un impatto devastante sulla vita di un miliardo di bambini, con conseguenze sull’accesso alla nutrizione, sull’assistenza sanitaria e sull’educazione. In questo contesto, la Santa Sede vuole sottolineare l’importanza del ruolo svolto dalle scuole». Lo ha dichiarato l’arcivescovo Ettore Balestrero, Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite e le Organizzazioni Internazionali di Ginevra.
L’intervento ha avuto luogo ieri durante la tavola rotonda “Scuole sicure ora”, ottavo incontro della Piattaforma globale per la riduzione del rischio di catastrofi. «La scuola è un luogo fondamentale — ha detto il presule — perché promuove la consapevolezza dei rischi e prepara alla gestione delle catastrofi». Un’attività in cui sono impegnate le scuole cattoliche, come rircorda Balestrero: «Ad esempio nelle Filippine, l’Associazione cattolica per l'istruzione ha introdotto programmi obbligatori di preparazione alle catastrofi per bambini, genitori, insegnanti e per la comunità in generale».
L’arcivescovo ha descritto le scuole come «giardini di responsabilità», in cui far progredire la tutela dell’ambiente attraverso «comportamenti che hanno un impatto diretto e significativo sul Creato, affidato da Dio alla cura umana». La scuola rappresenta inoltre un centro strategico dove le persone possono trovare sostegno e risorse dopo un disastro naturale: «Le istituzioni cattoliche spesso svolgono un ruolo cruciale e insostituibile nella risposta ai disastri, perché rispondono alle esigenze essenziali, ma offrono anche assistenza spirituale. Ogni valutazione dei danni materiali infatti deve tener conto della sofferenza di chi perde i propri cari e vede spazzati via i sacrifici di una vita intera».
Balestrero ha sottolineato infine l’impegno della Chiesa nella creazione di scuole sicure e compassionevoli, «dove ogni bambino possa prosperare nella dignità, nella resilienza e nella speranza».