Fermare la guerra

Un nuovo appello a «fermare la guerra e a sostenere ogni iniziativa di dialogo e di pace» è stato lanciato da Leone XIV al termine dell’udienza generale di stamane, mercoledì 28 maggio, in piazza San Pietro. Ai quarantamila presenti e a quanti erano collegati attraverso i media, il Pontefice ha parlato in particolare dell’Ucraina e della Striscia di Gaza, da dove «si leva sempre più intenso al Cielo il pianto» delle vittime di violenza, fame e sfollamenti. «Cessate il fuoco, siano liberati tutti gli ostaggi, si rispetti integralmente il diritto umanitario!» è stata l’invocazione del Papa.
All’inizio dell’udienza, il vescovo di Roma ha compiuto un lungo giro in papamobile, salutando i vari gruppi di fedeli. Quindi, proseguendo il ciclo di catechesi giubilari avviato dal predecessore Francesco sul tema «Cristo Nostra Speranza», Leone XIV si è soffermato sulla parabola del samaritano: «Prima che una questione religiosa, la compassione è una questione di umanità», ha detto il Papa; perciò «prima di essere credenti, siamo chiamati a essere umani». Davanti alla fragilità e alla debolezza dell’altro, ha aggiunto, è bene fare memoria «di tutte le volte in cui Gesù si è fermato per prendersi cura di noi».