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Auguri, fratello maggiore!

 Auguri, fratello maggiore!  ODS-032
17 maggio 2025

Caro «Gocce di Marsala», auguri! Venticinque anni di vita, che bel traguardo per un giornale nato alle porte di un altro Anno Santo, il Giubileo dell’Anno Duemila, e che da allora continua ad essere seme di speranza, un seme umile e prodigioso della grande pianta dell’amicizia e della solidarietà.

Caro «Gocce di Marsala», grazie per le tante, belle storie che ci hai regalato. Quanta poesia hai suscitato in quella casa per i senza casa che è l’Ostello della Caritas di Via Marsala a Roma. Quanta bellezza hai svelato diventando tu stesso una casa accogliente — fatta di pagine di carta, ma ora presente anche sul sito web della Caritas di Roma —, dove chi pensava di valere poco o niente ha sempre trovato un posto e, soprattutto, tanto calore, rispetto e dignità.

Tu sai fare senza tanti fronzoli, lasciando ad altri i complessi ragionamenti — che spesso lasciano il tempo che trovano — sulle grandi questioni sociali che affliggono la nostra epoca. Fai, dando spazio al cuore: lui, sì, sa come si cambia la storia. E come un indomabile Gian Burrasca — svelami un segreto: è per questo che ti piace farti chiamare “il giornalino”? — sei diventato il diario fedele della vita che fiorisce anche in mezzo alle spine, raccontando sogni e speranze, sorrisi e lacrime.

Grazie, caro «Gocce di Marsala», anche per aver indicato a un giornale come me — «L’Osservatore di Strada» — la via per essere voce di chi non ha voce. Mi hai accompagnato e sostenuto, condividendo non solo la tua sala delle riunioni, ma anche i tanti talenti che compongono la tua redazione. Alcuni dei tuoi poeti e narratori sono diventati così anche i miei in uno scambio di esperienze che è ricchezza per tutti. Vorrei ringraziare per nome ogni persona. Ma lo spazio — lo sappiamo bene noi che ancora restiamo ancorati alla carta — non me lo concede. Allora, per tutti, ringrazio in particolare l’amico Maurizio Lisanti — il direttore che qualcuno tra di noi chiama “er camicia” per le sue stravaganti casacche hawaiane — e il caro Alessandro Venzaghi, sempre generoso e disponibile nel fare da ponte tra te e me.

Caro «Gocce di Marsala», mi hai insegnato tante cose. E soprattutto mi hai dimostrato quanto sia vera l’affermazione che si legge sotto la tua testata e la fotografia di don Luigi Di Liegro: «Figure senza tempo, ombre senza volto che, goccia a goccia, con i mattoni della solidarietà ricostruiscono le fondamenta ed i muri portanti della loro vita». È questa la strada che hai segnato e sulla quale ti veniamo dietro, cercando di tenere il passo.

Perciò: auguri, caro «Gocce di Marsala». Auguri, fratello maggiore!

L’Osservatore di Strada