· Città del Vaticano ·

Nell’anniversario del Concilio ecumenico di Nicea e nel Giubileo della speranza

Tutti i cristiani uniti
per una Pasqua di pace
«in questo mondo a pezzi»

TOPSHOT - People walk past a puddle of water by a tent shelter erected near the rubble of a ...
19 aprile 2025

Nell’anno del Giubileo della speranza i cristiani celebrano “insieme” la Pasqua di Risurrezione in un «mondo a pezzi», come Papa Francesco lo ha definito nelle meditazioni scritte per la Via Crucis di ieri sera al Colosseo. In concomitanza con la coincidenza della data comune per tutti i cristiani, in Oriente e in Occidente, ricorre anche il 1700° anniversario dell’inizio del Concilio ecumenico di Nicea, la storica assise della Chiesa indivisa, apertasi il 20 maggio 325. Ecco allora l’augurio che in questa Pasqua giubilare — quando risuonerà nei cinque continenti l’annuncio partito duemila anni fa da Gerusalemme «Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto!» — possa salire più forte al cielo l’invocazione di pace per tutti i popoli vittime di guerre e di violenze. Poiché ancora convalescente dopo il lungo ricovero ospedaliero, il Pontefice non ha potuto partecipare finora ai riti del Triduo santo, ma ha trovato nuove modalità per far sentire la propria presenza e la propria vicinanza, specie a chi più soffre: come giovedì scorso, quando ha incontrato i detenuti nel carcere romano di Regina Coeli; e come venerdì, quando ha offerto, scrivendole di proprio pugno, le meditazioni che hanno animato la partecipata — quasi ventimila i fedeli presenti — pia pratica della Via crucis guidata dal cardinale Reina, da lui delegato, nel suggestivo scenario dell’Anfiteatro Flavio. Poco prima in San Pietro era stato il cardinale Gugerotti a presiedere la tradizionale celebrazione della Passione del Signore, con l’omelia del Predicatore della Casa pontificia, il cappuccino Roberto Pasolini.

Oggi, Sabato santo, è il giorno del silenzio, che si scioglierà in serata con la Veglia pasquale. Alle 19.30, nella basilica Vaticana, sarà il cardinale Re a presiedere, come delegato del Santo Padre, la celebrazione durante la quale vengono amministrati i sacramenti dell’iniziazione cristiana ad alcuni catecumeni. Domani sarà il cardinale Comastri il delegato pontificio per la messa domenicale della solennità con inizio alle ore 10.30 in piazza San Pietro.

La preghiera della Chiesa per la conversione del mondo
di Tiziana Campisi

L’omelia del predicatore della Casa pontificia durante la celebrazione della Passione 
di Roberto Pasolini