· Città del Vaticano ·

Messaggio del Pontefice al Movimento per la vita nel cinquantesimo di fondazione

Quel “sì” alla civiltà dell’amore che rende
le donne libere

 Quel “sì” alla civiltà dell’amore che rende le donne libere  QUO-056
08 marzo 2025

«Una società giusta non si costruisce eliminando nascituri indesiderati,  gli anziani o i malati» 


«Scommettere sulle donne, sulla loro capacità di accoglienza, di generosità e di coraggio», perché solo così si potranno scrivere «pagine di speranza e di tenerezza» nel libro della storia umana: Papa Francesco incoraggia così il Movimento per la Vita, nel 50° anniversario di fondazione. La riflessione del Pontefice arriva attraverso un messaggio scritto dal Policlinico “Gemelli” — dove è ricoverato — e letto stamani dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, durante la messa presieduta nella basilica Vaticana.

In concomitanza dell’odierna Giornata della donna, risuona forte, nella riflessione di Bergoglio, l’accento sulla libertà del genere femminile: la quale scaturisce dal «sì alla civiltà dell’amore» e dal no a quei condizionamenti che spingono a non dare alla luce i figli portati in grembo. Invece, proprio nell’attuale società «strutturata sulle categorie del possedere, del fare, del produrre, dell’apparire» — è il monito del Papa — l’impegno deve essere rivolto a «una progettualità diversa, che pone al centro la dignità della persona e privilegia chi è più debole». Perché mettersi dalla parte di un nascituro «che non conta, che non ha voce», significa «farsi solidali con tutti gli scartati del mondo».

Messaggio del Papa