
E prega per la conversione del cuore dei fabbricanti d’armi
Un «atto spregevole e atroce, una piaga della società, un crimine» e — soprattutto — «una gravissima violazione dei comandamenti di Dio»: all’udienza generale di oggi, in Aula Paolo vi , Francesco ha denunciato con fermezza gli abusi sui minori, vittime di violenze, sfruttamento, trapianti di organi, spaccio di droga, lavoro schiavo.
Come già la scorsa settimana, il Papa ha dedicato la catechesi al dramma del lavoro minorile, auspicando un sussulto di coscienza alle istituzioni civili ed ecclesiali, nonché alle imprese affinché facciano la differenza «spostando i loro investimenti verso compagnie» che non sfruttano i bambini.
L’esortazione a una maggiore consapevolezza su questo dramma è stata rivolta dal vescovo di Roma all’intera società, in particolare ai giornalisti affinché denuncino senza paura questa piaga, così da farla conoscere e contribuire a trovare soluzioni. «Perché la felicità dei più deboli — ha ricordato Francesco — costruisce la pace di tutti».
Al termine dell’udienza, salutando i gruppi di fedeli presenti e quelli collegati attraverso i media, il Pontefice ha chiesto preghiere «per la conversione del cuore dei fabbricanti delle armi perché con il loro prodotto aiutano a uccidere», e il suo pensiero è andato alle popolazioni di Ucraina, Palestina, Israele e Myanmar, Paese — quest’ultimo — colpito anche da una grave frana nello Stato di Kachin.