![Una preghiera incessante per la pace QUO-275 Una preghiera incessante per la pace QUO-275](/content/dam/or/images/it/2024/12/275/varobj28731387obj2035841.jpg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg)
Il pensiero del Papa per Ucraina, Palestina, Israele e Myanmar
Continua, incessante, instancabile: la preghiera della pace prosegua sempre, senza sosta. Papa Francesco lo ha ribadito ancora una volta stamani, durante l’udienza generale in piazza San Pietro, la prima per quest’anno in tempo d’Avvento. «La guerra è una sconfitta umana. La guerra non risolve i problemi, la guerra è cattiva, la guerra distrugge», ha rimarcato, chiedendo orazioni per i Paesi in conflitto ed esortando a «non dimenticare» la Palestina, Israele, il Myanmar e l’Ucraina. Il martoriato Paese è stato ricordato anche nel saluto ai fedeli polacchi, in vista della xxv Giornata della preghiera e dell’aiuto materiale per la Chiesa dell’Est, che si celebrerà domenica prossima, 8 dicembre.
Un pensiero particolare il Pontefice lo ha poi rivolto ai «tanti bambini, ai tanti innocenti» morti a causa di violenze e conflitti.
In precedenza, proseguendo il ciclo di catechesi sul tema «Lo Spirito e la Sposa», il vescovo di Roma si era soffermato ad approfondire l’opera evangelizzatrice del Paraclito, sottolineando l’importanza di non predicare sé stessi, ma il Signore. Centrale inoltre il richiamo allo stile delle omelie che devono essere brevi e, soprattutto, devono rappresentare «un’idea, un affetto e una proposta di azione».
Infine, come annunciato dal Papa stesso mercoledì scorso, con l’udienza generale odierna ha avuto inizio la lettura della sintesi della catechesi tradotta in cinese.