04 dicembre 2024
Prima promuove la legge marziale per avere pieni poteri contro l’opposizione in Parlamento, poi l’Assemblea vota contro e lui revoca la legge. Così facendo, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol fa e disfa non solo il suo destino, quanto soprattutto la credibilità e l’immagine della politica sudcoreana.
In un discorso trasmesso in diretta nazionale la sera del 3 dicembre, Yoon ha dichiarato di voler imporre la legge marziale «per salvaguardare una Corea del Sud libera dalle minacce poste dalle forze comuniste della Corea del Nord e per eliminare gli elementi anti-statali» identificati nell’opposizione che, dopo le elezioni dello scorso aprile, detiene complessivamente 192 seggi su 300 nell’Assemblea nazionale. La denuncia è chiara: l’opposizione sta approfittando della maggioranza per mettere sotto ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati