Fare memoria
per costruire il futuro

Memoria e futuro sono le due coordinate lungo le quali si snoda la Lettera di Papa Francesco sul rinnovamento dello studio della Storia della Chiesa pubblicata oggi, nella memoria della presentazione della Beata Vergine Maria.

È desiderio del Pontefice promuovere, nei giovani studenti di teologia, «una reale sensibilità storica» che racchiuda sia «la conoscenza approfondita e puntuale dei momenti più importanti dei venti secoli di cristianesimo» trascorsi finora, sia «una chiara familiarità con la dimensione storica propria dell’essere umano». Perché nessuno «può conoscere veramente chi è e che cosa intende essere domani senza nutrire il legame che lo connette con le generazioni che lo precedono».

Strumento fondamentale per mantenere accesa «la fiamma della coscienza collettiva» la storia può fare anche da argine a «tanti mali» della contemporaneità, come «le mistificazioni, i revisionismi interessati e quell’uso pubblico impegnato in modo particolare a giustificare guerre, persecuzioni, produzione, vendita, consumo di armi». Cruciale, inoltre, lo studio di una simile disciplina per aiutare le giovani generazioni a non perdere la consapevolezza del passato e, da essa, «costruire un futuro più giusto e fraterno».

La storia della Chiesa, in particolare, così legata alla fede, «ci aiuta a guardare la Chiesa reale per poter amare quella che esiste veramente e che ha imparato e continua ad imparare dai suoi errori e dalle sue cadute».

Nella tarda mattinata di oggi, la Lettera pontificia è stata presentata nella Sala stampa della Santa Sede.

La Lettera del Papa

La presentazione del documento nella Sala stampa della Santa Sede

Studiare la storia per vivere oggi la fede
di Andrea Tornielli