· Città del Vaticano ·

Iniziato in Lussemburgo, nel cuore dell’Europa, il 46° viaggio internazionale di Papa Francesco

Pace, integrazione
e accoglienza antidoti
agli orrori della guerra

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26 settembre 2024

La ricchezza è una responsabilità. La nazioni più svantaggiate siano aiutate a risollevarsi dall’impoverimento


Al crocevia della storia, al crocevia della civiltà: Papa Francesco è giunto stamane, 26 settembre, in Lussemburgo, prima tappa del suo 46° viaggio apostolico internazionale.

Pace, integrazione e accoglienza sono stati i principi richiamati dal Pontefice nel suo primo discorso pubblico, in occasione dell’incontro con le autorità lussemburghesi, la società civile e il corpo diplomatico accreditato nel Paese. Valori fondamentali, ha rimarcato il Papa, quanto mai necessari di fronte agli «orrori della guerra» e delle sue «nefaste conseguenze», scaturite dal «perseguimento egoistico e miope o addirittura violento dei propri interessi».

Da qui il monito a evitare la «pericolosa sclerosi» della memoria che comporta «l’impazzimento della ragione», spingendo l’umanità a percorrere periodicamente «tragiche vie di guerra», reiterando «inutili stragi».

Il vescovo di Roma ha posto quindi l’accento sull’importanza di uno sviluppo «autentico e integrale», che per dirsi tale «non deve saccheggiare e degradare la nostra casa comune» né «lasciare ai margini popoli o gruppi sociali. La ricchezza è una responsabilità» ha ribadito, chiedendo aiuti per le nazioni più svantaggiate affinché si risollevino dalla povertà.

Nel pomeriggio il Papa incontra la comunità cattolica di Lussemburgo presso la cattedrale di Notre-Dame, poi in serata trasferimento in Belgio, dove resterà fino a domenica 29.

Il discorso del Papa