Nel giorno della memoria liturgica di san Pio x, Papa Francesco ha rivolto un pensiero a tutti i catechisti e le catechiste, chiedendo al Signore di dar loro il coraggio di testimoniare la fede. Ma soprattutto ha rinnovato la sua preoccupazione per il mondo «segnato da guerre e divisioni», invocando «il dono della tanto desiderata pace» per i Paesi in conflitto, in particolare per la «martoriata» Ucraina, il Myanmar, il Sud Sudan, il Nord Kivu, la Palestina e Israele.
Le due intenzioni di preghiera del Pontefice sono risuonate al termine dell’udienza generale di oggi, mercoledì 21 agosto, nell’Aula Paolo vi. Ai fedeli presenti e a quanti erano collegati attraverso i media Francesco ha ricordato la figura di Papa Sarto, la cui commemorazione coincide in diverse parti del mondo con la giornata dedicata ai catechisti. E, rivolgendosi in particolare ai polacchi e agli italiani, ha esortato a non smettere di pregare per la fine dei conflitti e a «portare nella vita quotidiana amore, pace e bontà».
In precedenza, proseguendo il ciclo di riflessioni su «Lo Spirito e la Sposa», il Pontefice si era soffermato sull’episodio evangelico del battesimo di Gesù. Si tratta, aveva sottolineato, di «un momento molto importante della storia della salvezza», perché sulle rive del Giordano «Dio Padre ha “unto di Spirito Santo”, cioè ha consacrato Gesù come Re, Profeta e Sacerdote». Da qui l’invito ai cristiani ad aprirsi all’azione del Paraclito per realizzare nella propria vita la «vocazione sublime di essere il buon odore di Cristo nel mondo».
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