
«Nulla è impossibile a Dio», neppure «il miracolo della pace» per l’Ucraina: così il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, nell’omelia pronunciata ieri mattina, domenica 21 luglio, presso il santuario della Madonna del Carmine a Berdychiv. La celebrazione ha concluso il tradizionale pellegrinaggio presso il luogo di culto, caro a quanti professano il rito latino nel Paese. Nel pomeriggio, poi, il porporato si è spostato a Kyiv, dove ha incontrato l’arcivescovo maggiore Shevchuk.
In veste di inviato speciale del Papa, il porporato è giunto in Ucraina venerdì 19 e vi rimarrà fino a mercoledì 24. Dopo una sosta presso l’episcopio del metropolita di Lviv dei latini, sabato il cardinale si è recato a Odessa. Qui, presso la cattedrale romano-cattolica dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, ha incontrato la comunità locale, alla quale ha rivolto parole di incoraggiamento. Successivamente, il porporato ha visitato la cattedrale della Trasfigurazione del Signore della Chiesa ortodossa ucraina, colpita da un missile russo il 23 luglio 2023.
La visita nella città portuale si è conclusa nella chiesa di San Michele, con l’incontro con la piccola comunità greco-cattolica. Ribadendo la vicinanza del Pontefice a tutti gli abitanti del martoriato Paese, il porporato ha invitato i presenti a «essere forti» e «pazienti nella speranza che l’Ucraina possa ritrovare la pace».
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