· Città del Vaticano ·

All’Angelus il Papa affida alla Madonna del Carmelo l’Ucraina, la Palestina, Israele e il Myanmar

Pace per i popoli oppressi dall’orrore della guerra

A Palestinian woman carries an injured child to the Nasser hospital in Khan Yunis on July 13, 2024, ...
15 luglio 2024

«Conforto e pace» per «tutte le popolazioni oppresse dall’orrore della guerra»: Papa Francesco affida all’intercessione della Beata Vergine del Monte Carmelo, — di cui domani, martedì 16 luglio, si celebra la memoria liturgica — questa intenzione. Un’accorata invocazione, la sua, che prende spunto dalla richiesta di non dimenticare la martoriata Ucraina, la Palestina e Israele, né tantomeno il Myanmar. Ancora una volta è all’Angelus domenicale che il Pontefice affida ai fedeli presenti in piazza San Pietro per l’appuntamento mariano di mezzogiorno e a quanti lo seguono attraverso i media il compito di pregare per la riconciliazione tra i popoli che sono in conflitto.

Nella Domenica del Mare, il vescovo di Roma esorta a invocare il Signore anche per quanti «lavorano nel settore marittimo e per chi si prende cura di loro»; mentre prima della recita dell’Angelus, commentando come di consueto il Vangelo del giorno, sottolinea l’importanza della sobrietà di vita che libera dalla schiavitù del superfluo. A ispirare la sua meditazione il passo dell’evangelista Marco (6, 7-13) in cui «Gesù invia i suoi discepoli per la missione».

L’annuncio infatti, spiega Francesco, si fa «insieme, come comunità, e per farlo è importante essere sobri nell’uso delle cose condividendo le risorse e i doni, per essere liberi e perché tutti abbiano ciò che serve a vivere in modo dignitoso e a contribuire alla missione».

L'Angelus