· Città del Vaticano ·

Rileggendo
«Avere o essere?» di Erich Fromm

Per un nuovo umanesimo

 Per un nuovo umanesimo  QUO-151
05 luglio 2024
La fine di un’illusione. Si è sgretolata la pretesa del dominio dell’uomo sulla natura, della «massima felicità per il massimo numero di persone», nonché dell’illimitata libertà personale. Ben presto il socialismo e il comunismo hanno cessato di essere movimenti che si prefiggevano lo scopo di costruire «una nuova società e un nuovo uomo» per far proprio l’ideale di una vita borghese per tutti, indicando nel «borghese universalizzato» gli uomini e le donne del futuro. Il raggiungimento del benessere e delle comodità per tutti avrebbe avuto come risultato, così si credeva, la felicità senza restrizioni per tutti. Tale obiettivo non è stato raggiunto e così la “Grande Promessa” si è infranta. È vibrante la denuncia ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati