Rileggendo

05 luglio 2024
La fine di un’illusione. Si è sgretolata la pretesa del dominio dell’uomo sulla natura, della «massima felicità per il massimo numero di persone», nonché dell’illimitata libertà personale. Ben presto il socialismo e il comunismo hanno cessato di essere movimenti che si prefiggevano lo scopo di costruire «una nuova società e un nuovo uomo» per far proprio l’ideale di una vita borghese per tutti, indicando nel «borghese universalizzato» gli uomini e le donne del futuro. Il raggiungimento del benessere e delle comodità per tutti avrebbe avuto come risultato, così si credeva, la felicità senza restrizioni per tutti. Tale obiettivo non è stato raggiunto e così la “Grande Promessa” si è infranta.
È vibrante la denuncia ...
Questo contenuto è riservato agli abbonati

Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati