All’udienza generale in piazza San Pietro il Pontefice prosegue le catechesi
Nella grande sinfonia
Il Libro dei Salmi come «una sinfonia di preghiera» della Chiesa, il cui «compositore» è lo Spirito Santo. All’udienza generale di stamane, mercoledì 19 giugno, Papa Francesco ricorre a questa suggestiva immagine per ricordare il «posto privilegiato» che i Salmi hanno nel Nuovo Testamento. Proseguendo in piazza San Pietro, il ciclo di catechesi su «Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il Popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza», il Pontefice ricorda ai fedeli presenti e a quanti lo seguono attraverso i media che «i salmi non perdono di efficacia a forza di essere ripetuti, anzi, l’accrescono... perché sono ispirati da Dio e “spirano” Dio, ogni volta che si leggono con fede». In tal senso, essi «permettono di non impoverire la nostra preghiera riducendola solo a richieste».
Cogliendo poi l’occasione della partecipazione all’udienza dell’Associazione “Amici del Cardinale Celso Costantini” a cento anni dal Concilium Sinense di Shangai, il Santo Padre ha rivolto un pensiero «al caro popolo cinese», invitando a pregare per esso e definendolo «nobile e così coraggioso, che ha una cultura così bella».
Ancora una volta, infine, il Pontefice ha esortato i fedeli alla preghiera per la pace «nella martoriata Ucraina, in Terra Santa, in Sudan, Myanmar e dovunque si soffre per la guerra». Perché la guerra, ha rimarcato, «è sempre una sconfitta».
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