· Città del Vaticano ·

All’Angelus l’appello di pace del Pontefice anche per Ucraina, Terra Santa, Sudan e Myanmar

Basta violenze
nella Repubblica
Democratica del Congo

 Basta violenze  nella Repubblica Democratica del Congo  QUO-136
17 giugno 2024

«La cessazione delle violenze» nella Repubblica Democratica del Congo e «la salvaguardia della vita dei civili»: le invoca a gran voce Papa Francesco all’Angelus del 16 giugno, mentre «continuano a giungere notizie dolorose di scontri e massacri nella parte orientale» del Paese africano.

Il Pontefice lancia il suo accorato «appello alle autorità nazionali e alla comunità internazionale» rimarcando come «tra le vittime molti» siano cristiani uccisi in odium fidei. «Sono martiri» chiarisce e «il loro sacrificio è un seme che germoglia e porta frutto, e ci insegna a testimoniare il Vangelo con coraggio e coerenza» aggiunge, rivolgendosi ai fedeli presenti in piazza San Pietro e a quanti lo seguono attraverso i media. Che esorta a «pregare per la pace» anche per Ucraina, Terra Santa, Sudan, Myanmar e ovunque si soffre per la guerra.

Prima della recita della preghiera mariana il vescovo di Roma commenta come di consueto il Vangelo domenicale e, soffermandosi sul passo di Marco (4, 26-34) che descrive il Regno di Dio attraverso l’immagine del seme, invita a riflettere in particolare sull’atteggiamento dell’attesa fiduciosa. E in proposito rimarca che «il Signore mette in noi i semi della sua Parola e della sua grazia» e «ci dà tempo affinché si aprano, crescano e si sviluppino fino a portare frutti di opere buone».

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