· Città del Vaticano ·

Da Verona l’appello del Papa a non essere spettatori della guerra ma seminatori di speranza e di pace

Il coraggio di abbracciarsi

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18 maggio 2024

Dinanzi a Francesco la toccante testimonianza di fraternità di un palestinese e di un israeliano


Il coraggio di abbracciarsi: coinvolto in un toccante gesto di fraternità da due uomini, uno palestinese e uno israeliano, che pur avendo entrambi perso famigliari a causa del conflitto in Terra Santa hanno voluto testimoniare le attese di pace dei rispettivi popoli, Papa Francesco lascia proprio la consegna del “coraggio di abbracciarsi” come primo messaggio dell’intensa mattinata vissuta oggi, sabato 18 maggio, a Verona. La partecipazione all’incontro “Arena di pace” è il momento culminante di una serie di appuntamenti iniziati con il clero e i consacrati nella basilica di San Zeno, proseguiti con i bambini e con i giovani nell’omonimo piazzale antistante e conclusisi, dopo l’intenso e appassionato dialogo nell’Arena simbolo della città scaligera, nel carcere di Montorio. Pronunciato proprio nel penitenziario il quarto e ultimo discorso della mattina, nel pomeriggio Francesco celebra nello stadio Bentegodi la messa con cui si conclude la sua giornata in terra veronese.

La Chiesa ha bisogno di perdono per portare a tutti la carezza di Dio, ha detto al clero, alle consacrate e ai consacrati poco dopo l’arrivo in elicottero nella diocesi veneta, per la seconda volta in questa regione nel giro di tre settimane, dopo la visita a Venezia lo scorso 28 aprile. Conversando quindi con il coloratissimo e festante “esercito” delle nuove generazioni, Papa Bergoglio ha spiegato come essere segno di pace in un mondo in guerra. Lungo ed articolato il dialogo intessuto in seguito nell’anfiteatro romano con i partecipanti all’“Arena di pace” avente per tema «Giustizia e pace si baceranno». Da ultimo Francesco ha pranzato con i detenuti della casa circondariale esortandoli a «non cedere allo sconforto» perché «la speranza è un diritto» per tutti.


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dal nostro inviato Gaetano Vallini