
«È necessario sminare i cuori»: lo sostiene Denise Coghlan, religiosa australiana delle Suore della misericordia che, da oltre trent’anni, accompagna le vittime della violenza e delle mine antiuomo, frutto della lunga guerra che ha attraversato la Cambogia. Sono ancora quattro milioni, infatti, gli ordigni inesplosi, nelle foreste lungo il confine tra Cambogia e Thailandia e tra Cambogia e Vietnam. Eppure, insieme all’opera di sminamento sul campo, che continua ancora oggi, «è necessario sminare i cuori», per ripartire dalla riconciliazione. La religiosa — premio Nobel per la pace del 1997 — lavora instancabilmente per questo obiettivo, in collaborazione con il Jesuit Refugee Service (Jrs), tra le organizzazioni più attive dal 1994 nella campagna di sensibilizzazione per la messa al bando delle mine terrestri e delle bombe a grappolo. Tante, inoltre, le iniziative per migliorare la qualità di vita dei mutilati e dei sopravvissuti alla guerra in Cambogia.