«La guerra è dappertutto
«Il pensiero» di Papa Francesco torna ancora una volta «alla martoriata Ucraina e alla Palestina e Israele. Che il Signore ci dia la pace», prega all’udienza generale di stamane, mercoledì 10 aprile, in piazza San Pietro. Addolorato il Pontefice osserva: «La guerra è dappertutto». E invita i fedeli presenti e quanti lo seguono attraverso i media a non dimenticare il Myanmar e a chiedere «al Signore la pace» per «questi nostri fratelli e sorelle che soffrono tanto in questi posti di guerra».
Un’esortazione, la sua, che sembra rivolta in particolare ai cristiani di quello che in precedenza, nella catechesi, aveva definito il «nostro confortevole Occidente», dove «avvertiamo talvolta una sana nostalgia dei profeti» ovvero quelle «persone scomode e visionarie» di cui c’è tanto bisogno oggi per «ripetere in maniera risoluta il nostro “no” al male e all’indifferenza» che feriscono l’umanità. A ispirare questi auspici del Papa era stata infatti la riflessione sulla terza delle virtù cardinali, la fortezza, nell’ambito del ciclo dedicato ai vizi e alle virtù, avviato alla fine dello scorso anno.
Parlando oggi della «più “combattiva” delle virtù», Francesco la definisce «fondamentale» perché, spiega, «prende sul serio la sfida del male nel mondo».