Per «scongiurare l’egemonia tecnocratica» occorre «una cultura capace di riconoscere e promuovere l’umano nella sua specificità irripetibile». Lo ha detto il Papa durante l’udienza di stamane ai partecipanti all’assemblea generale della Pontificia accademia per la vita, i cui lavori — presentati nella Sala stampa della Santa Sede al termine dell’incontro con il Pontefice — si svolgono fino al 14 febbraio sul tema «Human. Meanings and challenges». Proprio riflettendo sulla questione al centro della riflessione assembleare il Pontefice ha ricordato la necessità di «inscrivere i saperi scientifici e tecnologici all’interno di un più ampio orizzonte di significato», invitando a «discernere come la creatività dell’uomo affidato a se stesso possa esercitarsi in modo responsabile». Si tratta, ha spiegato, di «investire i talenti ricevuti impedendo che l’umano sia sfigurato e che siano annullate le differenze costitutive che danno ordine al cosmo». Due, infine, le «modalità» suggerite agli accademici per approfondire queste tematiche: «un effettivo dialogo» e «un modo di procedere sinodale».
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12 febbraio 2024
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