· Città del Vaticano ·

All’udienza generale il Pontefice auspica che il loro grido di dolore possa toccare
i cuori e suscitare progetti di pace

Troppi civili inermi
vittime delle guerre

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31 gennaio 2024

Sono «tanti, troppi» i «civili, vittime inermi delle guerre che purtroppo insanguinano ancora il nostro pianeta, come accade in Medio Oriente e in Ucraina». La denuncia di Papa Francesco riecheggia nell’Aula Paolo vi al termine dell’udienza generale di stamane, mercoledì 31 gennaio. «Il loro grido di dolore possa toccare i cuori dei responsabili delle Nazioni e suscitare progetti di pace», è l’auspicio del Pontefice ispirato dalla ricorrenza della Giornata nazionale dedicata proprio alle vittime civili di guerra, che si celebra domani in Italia. Associando il ricordo di «quanti sono deceduti nei due conflitti mondiali» del secolo scorso ai caduti nelle operazioni belliche in corso ancora oggi, il vescovo di Roma osserva che «quando si leggono storie di questi giorni, nella guerra, c’è tanta crudeltà». Perciò esorta a chiedere al Signore nella preghiera «la pace, che è sempre mite» e «non è crudele».

Nel giorno in cui la Chiesa fa memoria di san Giovanni Bosco, il Papa salutando diversi gruppi di fedeli ricorda l’apostolato del fondatore dei salesiani al servizio dei giovani, mentre in precedenza aveva proseguito il ciclo di catechesi sul tema dei vizi e delle virtù. Nella circostanza ha parlato dell’ira, peccato «dilagante» e «distruttivo dei rapporti umani» perché «esprime l’incapacità di accettare la diversità dell’altro, specialmente quando le sue scelte di vita divergono dalle nostre».

La catechesi

I saluti