· Città del Vaticano ·

Identità indistinte ma complesse e travagliate ne «Il porto delle nebbie» di Georges Simenon

Quei fantasmi visti di spalle

 Quei fantasmi visti di spalle  QUO-267
21 novembre 2023
È un grigiore avvolgente e pervasivo il vero protagonista de Il porto delle nebbie (1932) di Georges Simenon (Adelphi 1994, traduzione di Filippo Ascari). Ogni pagina è ispirata dall’intenzione di suggerire piuttosto che descrivere nel dettaglio, di evocare invece che affermare apertamente. Tuttavia l’effetto che emerge da questa impostazione narrativa è ben lungi dall’essere sbiadito e inefficace: al contrario, s’impone un ritratto di vita a tutto tondo — grazie alla singolare maestria espressiva dello scrittore belga — in cui la psicologia dei personaggi è scandagliata fin nei più remoti recessi, pur con un tocco di penna lieve e sfumato. Il porto, nell’ambito di una narrazione tesa come una gomena, assurge a testimone del dinamico, e talora, confuso via vai di individui che — particolare eloquente — ...

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