Turchia
Un appuntamento cruciale non solo per il futuro della Turchia, ma anche a livello geopolitico. Le elezioni generali di domenica 14 maggio arrivano in un periodo di particolare rilancio del ruolo internazionale della Turchia, cerniera tra Europa e Asia e attore di primo piano nel contesto regionale come attestato dalla mediazione nell’accordo tra Ucraina e Russia sull’export dei cereali dal Mar Nero. Il voto di domenica è un test decisivo per le ambizioni del presidente Erdoğan, la cui conferma per un terzo mandato è insidiata dal leader dell’opposizione Kemal Kılıçdaroğlu. Occhi puntati dunque su questo grande Paese della Nato che — nonostante le difficoltà interne, acuite dal terribile sisma che ha colpito le aree al confine con la Siria nel febbraio di quest’anno — si è ritagliato una solida proiezione internazionale grazie a una politica estera multivettoriale e dinamica.
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di Roberto Paglialonga