Per costruire insieme

Roma, 11. È stata la prima tappa verso la costituzione di un gruppo operativo formato da vittime di abusi in ambienti ecclesiali e da loro familiari: l’esperienza vissuta ieri a Roma, nella sede della Conferenza episcopale italiana, segna l’inizio di un percorso necessario che la Chiesa vuole intraprendere per porre fine all’odiosa piaga. Il cardinale presidente della Cei, Matteo Maria Zuppi, e il segretario generale, monsignor Giuseppe Andrea Salvatore Baturi, hanno accolto alcune vittime, familiari e sopravvissuti ad abusi compiuti in tempi recenti e passati da chierici e operatori pastorali. L’incontro, aperto con una preghiera penitenziale, è durato circa tre ore e si è svolto in un clima sereno ma intenso. Vi ha preso parte anche monsignor Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio nazionale per la tutela dei minori. «È stato — riferisce una nota — un momento molto importante e significativo in cui ciascuna vittima ha condiviso la propria storia di dolore esprimendo, al tempo stesso, il desiderio di assistere e accompagnare la Chiesa in Italia per far sì che questi episodi non si ripetano e per tutelare sempre meglio minori e adulti vulnerabili».
L’ascolto e l’accoglienza delle vittime costituiscono una linea d’azione importante della Chiesa. «La vittima», si legge nelle Linee guida della Cei, «va riconosciuta come persona gravemente ferita e ascoltata con empatia, rispettando la sua dignità. Tale priorità è già un primo atto di prevenzione perché solo l’ascolto vero del dolore delle persone che hanno sofferto questo crimine ci apre alla solidarietà e ci interpella a fare tutto il possibile perché l’abuso non si ripeta». Da qui l’idea di un osservatorio, composto da persone che hanno dato la loro disponibilità a offrire, a titolo personale e nella massima libertà, un contributo propositivo «per migliorare e rendere più efficaci le attività di formazione e prevenzione messe in atto dalle Chiese in Italia attraverso la rete territoriale dei Servizi tutela minori». L’organismo dipenderà direttamente dalla presidenza della Cei e saranno organizzate riunioni periodiche a cura della segreteria generale. Tali incontri avranno come tema il confronto sulle attività di formazione e prevenzione messe in atto dalla Chiesa.