Incontro nella sede della Cei con alcune vittime di abusi nella Chiesa e loro familiari

Per costruire insieme
un percorso di prevenzione

Roma, 10 maggio 2023.
Un momento to di preghiera del Cardinal Matteo Maria Zuppi con le vittime di ...
11 maggio 2023

Roma, 11. È stata la prima tappa verso la costituzione di un gruppo operativo formato da vittime di abusi in ambienti ecclesiali e da loro familiari: l’esperienza vissuta ieri a Roma, nella sede della Conferenza episcopale italiana, segna l’inizio di un percorso necessario che la Chiesa vuole intraprendere per porre fine all’odiosa piaga. Il cardinale presidente della Cei, Matteo Maria Zuppi, e il segretario generale, monsignor Giuseppe Andrea Salvatore Baturi, hanno accolto alcune vittime, familiari e sopravvissuti ad abusi compiuti in tempi recenti e passati da chierici e operatori pastorali. L’incontro, aperto con una preghiera penitenziale, è durato circa tre ore e si è svolto in un clima sereno ma intenso. Vi ha preso parte anche monsignor Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio nazionale per la tutela dei minori. «È stato — riferisce una nota — un momento molto importante e significativo in cui ciascuna vittima ha condiviso la propria storia di dolore esprimendo, al tempo stesso, il desiderio di assistere e accompagnare la Chiesa in Italia per far sì che questi episodi non si ripetano e per tutelare sempre meglio minori e adulti vulnerabili».

L’ascolto e l’accoglienza delle vittime costituiscono una linea d’azione importante della Chiesa. «La vittima», si legge nelle Linee guida della Cei, «va riconosciuta come persona gravemente ferita e ascoltata con empatia, rispettando la sua dignità. Tale priorità è già un primo atto di prevenzione perché solo l’ascolto vero del dolore delle persone che hanno sofferto questo crimine ci apre alla solidarietà e ci interpella a fare tutto il possibile perché l’abuso non si ripeta». Da qui l’idea di un osservatorio, composto da persone che hanno dato la loro disponibilità a offrire, a titolo personale e nella massima libertà, un contributo propositivo «per migliorare e rendere più efficaci le attività di formazione e prevenzione messe in atto dalle Chiese in Italia attraverso la rete territoriale dei Servizi tutela minori». L’organismo dipenderà direttamente dalla presidenza della Cei e saranno organizzate riunioni periodiche a cura della segreteria generale. Tali incontri avranno come tema il confronto sulle attività di formazione e prevenzione messe in atto dalla Chiesa.