Camminando

«Mentre camminiamo insieme, mano nella mano, per raggiungere l’obiettivo di un futuro prospero, dobbiamo tutti essere unanimemente concordi in queste condizioni eccezionali nel fermare la guerra fra Russia e Ucraina e avviare dei seri negoziati per il bene dell’intera umanità». Lo ha affermato il re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa, nel suo discorso a chiusura del “Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence”, nella mattina di venerdì 4 novembre.
«Possa ogni essere umano godere una vita degna e serena in un mondo più stabile e più sicuro» ha affermato, rivolgendo un particolare benvenuto a Papa Francesco e al Grande imam di Al-Azhar, Ahmed Al-Tayyeb, «che si sono impegnati per arricchire questo Forum. A loro siamo grati e riconoscenti per quello che hanno fatto e chiediamo a Dio protettore di aiutarli nello svolgere le loro grandi missioni e di renderle gradite ai suoi occhi».
«Vorremmo esprimere a tutti — ha detto — la nostra volontà e il nostro interesse per promuovere questo importante incontro mondiale, convinti del ruolo influente dei capi religiosi, dei pensatori ed esperti, nell’affrontare, per una maggiore pace e stabilità, le varie sfide e crisi che le nostre società si trovano di fronte».
Il re ha parlato di «incontro benedetto» con «la presenza e la partecipazione di una élite di saggi dell’Oriente e dell’Occidente che si sono dedicati al servizio dell’umanità e al lavoro per il suo progresso, e che sono uniti nelle parole e nelle azioni per rafforzare i valori della pace e la reciproca conoscenza collaborando con rettitudine per promuovere la fratellanza e la pacifica convivenza fra tutti i popoli della terra».
«Abbiamo seguito tutti con grande interesse gli interventi e le discussioni del Forum — ha affermato — e guardiamo alle sue conclusioni e raccomandazioni con ottimismo e grande speranza come guida per rafforzare il cammino di fratellanza dell’umanità, che ha un grande bisogno, come mai in precedenza, di ravvivare le vie della vicinanza e della comprensione fra i seguaci delle religioni» . Occorre puntare sulla «concordia piuttosto che sulla contrapposizione, sull’unità invece della divisione».
«Agli importanti risultati raggiunti, che noi fortemente appoggiamo, dedichiamo, con l’aiuto di Dio, la nostra estrema attenzione — ha concluso il re del Bahrein — perché possano prendere la giusta direzione negli sforzi che compiamo per contribuire alla diffusione della pace e al rafforzamento dei valori di tolleranza e convivenza fra i nostri Paesi e i loro popoli».