L’impegno rilanciato dal re del Bahrein

Camminando
mano nella mano

 Camminando mano nella mano  QUO-252
04 novembre 2022

«Mentre camminiamo insieme, mano nella mano, per raggiungere l’obiettivo di un futuro prospero, dobbiamo tutti essere unanimemente concordi in queste condizioni eccezionali nel fermare la guerra fra Russia e Ucraina e avviare dei seri negoziati per il bene dell’intera umanità». Lo ha affermato il re del Bahrein, Hamad bin Isa Al Khalifa, nel suo discorso a chiusura del “Bahrain Forum for Dialogue: East and West for Human Coexistence”, nella mattina di venerdì 4 novembre.

«Possa ogni essere umano godere una vita degna e serena in un mondo più stabile e più sicuro» ha affermato, rivolgendo un particolare benvenuto a Papa Francesco e al Grande imam di Al-Azhar, Ahmed Al-Tayyeb, «che si sono impegnati per arricchire questo Forum. A loro siamo grati e riconoscenti per quello che hanno fatto e chiediamo a Dio protettore di aiutarli nello svolgere le loro grandi missioni e di renderle gradite ai suoi occhi».

«Vorremmo esprimere a tutti — ha detto — la nostra volontà e il nostro interesse per promuovere questo importante incontro mondiale, convinti del ruolo influente dei capi religiosi, dei pensatori ed esperti, nell’affrontare, per una maggiore pace e stabilità, le varie sfide e crisi che le nostre società si trovano di fronte».

Il re ha parlato di «incontro benedetto» con «la presenza e la partecipazione di una élite di saggi dell’Oriente e dell’Occidente che si sono dedicati al servizio dell’umanità e al lavoro per il suo progresso, e che sono uniti nelle parole e nelle azioni per rafforzare i valori della pace e la reciproca conoscenza collaborando con rettitudine per promuovere la fratellanza e la pacifica convivenza fra tutti i popoli della terra».

«Abbiamo seguito tutti con grande interesse gli interventi e le discussioni del Forum — ha affermato — e guardiamo alle sue conclusioni e raccomandazioni con ottimismo e grande speranza come guida per rafforzare il cammino di fratellanza dell’umanità, che ha un grande bisogno, come mai in precedenza, di ravvivare le vie della vicinanza e della comprensione fra i seguaci delle religioni» . Occorre puntare sulla «concordia piuttosto che sulla contrapposizione, sull’unità invece della divisione».

«Agli importanti risultati raggiunti, che noi fortemente appoggiamo, dedichiamo, con l’aiuto di Dio, la nostra estrema attenzione — ha concluso il re del Bahrein — perché possano prendere la giusta direzione negli sforzi che compiamo per contribuire alla diffusione della pace e al rafforzamento dei valori di tolleranza e convivenza fra i nostri Paesi e i loro popoli».