Pakistan

Le piogge monsoniche in Pakistan lasciano alle spalle una coda tragica. A causa delle inondazioni, secondo i dati della Banca mondiale, i poveri nel Paese aumenteranno sensibilmente: tra i sei e i nove milioni. Drammatico il bollettino non ancora aggiornato: 1.700 morti, due milioni di abitazioni distrutte e allagamento di un terzo del Paese. Si contano, inoltre, otto milioni di sfollati costretti a vivere in alloggi di fortuna senza beni di prima necessità. Molte zone rimangono inaccessibili e i presidi sanitari hanno subito gravi danni e non sono fruibili. Di conseguenza non vengono garantite le opportune cure ai malati o le visite mediche.
Non c’è acqua potabile e dilagano le patologie legate alle precarie condizioni igieniche. Crescono i casi di diarrea acuta, dengue, infezioni respiratorie, cutanee e degli occhi. Anche i casi di malaria sono in forte crescita e i farmaci non arrivano. Il report della Banca asiatica di sviluppo è altrettanto sconfortante e parla di percentuali drammatiche. Il 20 per cento dei 220 milioni di pakistani vive già al di sotto della soglia di povertà.