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Ricostruire l’Europa malata di stanchezza

 Ricostruire l’Europa malata di stanchezza  QUO-217
24 settembre 2021

«Aiutiamo l’Europa di oggi, malata di stanchezza, a ritrovare il volto sempre giovane di Gesù». È la consegna affidata da Papa Francesco ai vescovi del vecchio continente, in occasione del cinquantesimo anniversario del Consiglio delle conferenze episcopali delle nazioni che ne fanno parte (Ccee). Celebrando ieri pomeriggio in San Pietro la messa con i partecipanti all’assemblea plenaria dell’organismo, il Pontefice all’omelia ha individuato nelle letture proposte dalla liturgia tre verbi che «interpellano come cristiani e pastori in Europa: riflettere, ricostruire, vedere». In proposito ha messo in guardia dalla «tentazione di starcene comodi... nelle sicurezze date dalle tradizioni, nell’appagamento... mentre tutt’intorno i templi si svuotano»; e ha esortato a «guardare insieme all’avvenire» senza voler «restaurare il passato», non a “dimostrare Dio”, ma a mostrarlo, «come hanno fatto i Santi», testimoniandolo attraverso «preghiera e povertà, creatività e gratuità». Stamane è intervenuto ai lavori dell’assemblea il cardinale Parolin, segretario di Stato.

L'omelia del Papa