Chi testimonia veramente la croce — e non ne fa un vessillo da sbandierare o un simbolo da strumentalizzare — «non vede nessuno come nemico, ma tutti come fratelli e sorelle». Da Prešov, durante la suggestiva celebrazione della divina liturgia presieduta martedì mattina, 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Croce, Papa Francesco ha rinnovato con toni accorati l’appello alla fraternità che costituisce uno dei temi portanti di questo viaggio. Un appello già rilanciato con la forza di un monito nel pomeriggio di lunedì a Bratislava, durante l’incontro con la comunità ebraica slovacca scandito dalle toccanti testimonianze di un sopravvissuto alla Shoah e di una religiosa. «Quante volte il nome ineffabile dell’Altissimo è stato usato per indicibili atti di disumanità!» è stato il grido del Pontefice, che ha invitato a condannare ogni forma di odio e di violenza perpetrate profanando l’immagine di Dio.
- SEZIONI
- RUBRICHE
- DONNE CHIESA MONDO
- L'OSSERVATORE DI STRADA
- ABBONAMENTI
- ARCHIVIO
14 settembre 2021
- Informazioni Utili
- Contatti
- Note Legali
- Privacy Policy
- Cookie Policy
- Link Utili
- Santa Sede
- Sala Stampa
- Vatican News
L'Osservatore Romano
00120 Città del Vaticano.
Tutti i diritti riservati
Cookie Policy
Il portale Osservatore Romano utilizza cookies tecnici o assimilati per rendere più agevole la navigazione e garantire la fruizione dei servizi ed anche cookies tecnici e di analisi di terze parti. Se vuoi saperne di più clicca qui. Chiudendo questo banner acconsenti all’uso dei cookies.
ACCONSENTO