
Con due pagine dedicate alla Gregoriana proseguiamo l’itinerario lungo gli atenei pontifici. Fondata nel 1551 da Ignazio di Loyola l’università dei gesuiti conta oggi 2.800 studenti (736 i nuovi immatricolati nel 2020-2021) e 303 insegnanti; più di 420 le borse di studio elargite nell’anno accademico appena trascorso.
La crisi sanitaria si è prolungata oltre ogni previsione e continua a colpire duramente molti Paesi; da alcuni di essi provengono tanti studenti della Gregoriana. A loro va il nostro pensiero, la nostra preghiera e la nostra vicinanza. Nonostante il persistere di tante incertezze, abbiamo motivi per guardare al futuro con una fiducia rinnovata. Adesso è tempo di globalizzare la solidarietà, in modo da fare arrivare a tutti, anche ai più poveri, i mezzi preventivi e terapeutici necessari.
I nostri, quindi, sono giorni in cui occorre continuare a condividere la speranza, rinnovando allo stesso tempo l’impegno di non lasciare nessuno indietro o da solo.
Siamo fiduciosi che l’anno accademico 2021-2022 ci porterà un ritorno graduale alla normalità, consapevoli che ci vorrà ancora tanta flessibilità e che il nostro ideale non è di tornare a fare tutto come prima. Guardando al futuro, ci siamo rimboccati le maniche anche per offrire nuove proposte formative che diano risposta ai bisogni della Chiesa e della società.
Tra queste novità, troviamo la licenza in Studi giudaici e Relazioni ebraico-cristiane, la licenza in Leadership and Management, il diploma in Giurisprudenza penale e la riforma del programma di licenza della facoltà di Filosofia. Tra le novità più recenti, figura anche l’erezione dell’Istituto di antropologia, che assumerà e amplierà la missione fino adesso affidata al Centro per la protezione dei minori.
Alla Gregoriana si viene per acquisire strumenti che non devono servire solo a superare gli esami, ma che servano per la vita, per sviluppare un pensiero critico autonomo e l’attitudine al discernimento, nella continua ricerca della verità che per noi è Cristo stesso. Vogliamo formare gli studenti, non formattarli.
Quello che proponiamo è un percorso accademico che è al tempo stesso spirituale e umano, accompagnando ognuno nel proprio processo di crescita e valorizzando la specificità di ogni cammino, personale e culturale. In tal modo gli anni dello studio a Roma divengono non solo un incontro tra mondi diversi, ma anche con la ricchezza ecclesiale e culturale che questa città e questa Chiesa mettono loro a dispo-sizione.
L’anno accademico 2021-2022 coincide con un anno giubilare in cui le comunità e le istituzioni gesuitiche e ignaziane celebrano il
di Nuno da Silva Gonçalves
Rettore
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